a cura di Fabio Dei Chirico e Bruno Corà
23 novembre 2013 – 28 febbraio 2014
Bassiri, autore di uno dei rari manifesti della contemporaneità, quello definito del “Pensiero Magmatico”, è un esponente di spicco della generazione emersa negli anni Ottanta. Segna, con pochi altri artisti europei, un protagonismo originale di riferimento nello sviluppo del linguaggio plastico.
Nella riserva aurea del pensiero magmatico, la luce prende corpo e il corpo si perde nella luce
La grande installazione della Riserva Aurea ospitata nella Sala Podiani si arricchisce di una nuova luce, quella naturale, grazie alla decisione di liberare le finestre dai pannelli che ne obliteravano il passaggio.
L’oro dei Bastoni e delle Erme, materia preziosa e frutto di ricerca alchemica che tutto copre e tutto confonde, prende vita e cambia continuamente in base alle diverse ore della giornata. La luce naturale lo esalta e grazie ad essa l’oro chiama oro, invitando il visitatore ad entrare nelle sale della Galleria Nazionale dell’Umbria dove le Serpi Auree si sono fermate ai piedi dei grandi capolavori del passato da Duccio a Piero.
Dopo la chiusura della mostra il progetto Riserva Aurea verrà presentato a Firenze in Palazzo Vecchio e esposto a Gand (Belgio) allo Stedelijk Museum.
Bizhan Bassiri
Nato nel 1954 a Teheran, giunge a Roma nel 1975. Compiuti gli studi presso l’Accademia di Belle Arti, comincia a esporre il proprio lavoro nel 1981.
Dall’inizio la sua attività è caratterizzata dall’utilizzo di cartapesta, acciaio, bronzo, elementi lavici ed elaborazioni fotografiche. Accanto alla creazione plastica è autore del Pensiero Magmatico (1984), e del Manifesto del Pensiero Magmatico (1986), testi teorico-poetici concepito come work in progress.
Tra le principali mostre personali e collettive, si segnalano:
Costante lento corpo, Galleria De Domizio, Pescara (1984). Dall’Inferno, Galleria Pieroni, Roma (1988). IX Biennale di Sydney (1992). Viaggio verso Citera. Arte e Poesia, XLV Biennale di Venezia (1993).Jetztzeit, Kunsthalle, Vienna; Corpus Delicti, Museum van Hedendaagse Kunst, Gand (1995). La Pensée Magmatique, Le Creux de l’Enfer, Thiers (1996). Galerie Rudolfinum, Praga (1997). Pensiero Magmatico. Paesaggi della Mente, Borholms Kunstmuseum (1998). Au rendez-vous des amis. Museo Luigi Pecci, Prato (1998). The Opening. The Collection in the new Museum of Contemporary Art, S.M.A.K., Gand (1999). Luogo Solitario, Eco le des Beaux-Arts, Dunkerque (2000). Epifanie. Actuelekunstenreligie, Parkabdij, Heverlee (2001). Eventi Tellurici, Ars Aevi, Collegium Artisticum, Sarajevo (2002). Incontri … dalla collezione di Graziella Lonardi Buontempo, Villa Medici, Roma (2003). l/ Pendio, Museo Archeologico Nazionale di Napoli (2004). Sorgente, Tophane-i Amire, Istanbul (2004). Enclave 5, CAMeC, La Spezia (2006). La Caduta delle Meteoriti nelle ore vitali che anticipano la visione (2009-2010): Gand, Firenze, Roma, Venezia, Cosenza. Evento Manifesto del Pensiero Magmatico, Teatro Argentina, Roma (2009); Costanti del classico nel XX e XXI secolo, Fondazione Puglisi Cosentino, Catania (2009). La Caduta delle Meteoriti, Museo Archeologico Nazionale di Venezia (2011). Det mentale landskab, Bornholms Kunstmuseum, (2012). Sint-Jan, SintBaafskathedraal, Gent (2012). Evaporazioni Notturne, Gallerja, Roma (2013). Riserva Aurea, Galleria Nazionale dell’Umbria, Perugia (2013).
Le sue opere si trovano in numerose collezioni private e pubbliche, tra le quali: il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato (1998), l’Ars Aevi Museum di Sarajevo (2002), l’Osservatorio di Capodimonte a Napoli (2007), la Galleria dell’Accademia a Firenze (2009), lo S.M.A.K Museum di Gand, Accademia di belle arti Pietro Vannucci di Perugia (2013).
Vive e lavora tra Roma e Chiusi.