Galleria Nazionale dell’Umbria
Dal 1 Luglio

Nuovo allestimento

La Galleria Nazionale dell’Umbria, una delle principali raccolte d’arte italiane, ha sede nel Palazzo dei Priori di Perugia. 

Il recente riallestimento del museo (2022) ha valorizzato appieno il ‘contenitore’ ma ha inteso anche dare al suo ‘contenuto’ la forma di un avvincente racconto per immagini.

La lunga storia dell’arte umbra, infatti, a partire dalla metà del Duecento si dipana attraversando i secoli della pittura medioevale e rinascimentale dei quali sono protagonisti maestri umbri come il Maestro di San Francesco, toscani come Nicola e Giovanni Pisano, Arnolfo di Cambio, Duccio di Boninsegna e marchigiani come Gentile da Fabriano e Lorenzo Salimbeni.

Il percorso prosegue attraverso il primo Rinascimento con opere di Beato Angelico e Benozzo Gozzoli fino a giungere al polittico di Sant’Antonio di Piero della Francesca.

La Cappella dei Priori, affrescata dal perugino Benedetto Bonfigli nel XV secolo con le storie dei santi Ludovico da Tolosa ed Ercolano, è oggi “completata” dall’installazione di Vittorio Corsini.

Il museo conserva anche la più vasta raccolta al mondo di opere di Pietro Perugino, oggi radunate in due sale: una raccoglie la produzione giovanile del “meglio maestro d’Italia”, come le definì Agostino Chigi nel 1500, l’altra le opere dell’età matura e tarda del pittore.

Seguono Pinturicchio, il Raffaello che il museo non possiede ma evoca attraverso copie d’autore o opere di diretta derivazione; e poi le opere dal Cinque all’Ottocento, con autori come Gian Lorenzo Bernini, Pietro da Cortona, Pierre Subleyeras e Jean-Baptiste Wicar, fino a giungere al Novecento storicizzato con opere di Gerardo Dottori, Alberto Burri, Piero Dorazio e Adalberto Mecarelli.

Lungo il percorso museale il lavoro di Roberto Paci Dalò, suggerisce al visitatore puntuali richiami che dilatano la percezione del tempo e dello spazio collegati alla collezione.  

La Sala dell’Orologio evoca la figura di Aldo Capitini, che in questo luogo ha vissuto gli anni intensi e tormentati della sua formazione e della sua attività intellettuale: si deve a lui l’ideazione e organizzazione della prima Marcia per la Pace Perugia-Assisi nel 1961.