Edificio simbolo di Perugia e tra i maggiori esempi di architettura gotica in Italia: il Palazzo dei Priori troneggia, nella sua immutata maestosità, da più di 700 anni nel centro cittadino.
La Galleria Nazionale dell’Umbria ha dalla sua una ricchezza artistica con pochi eguali in Italia, ma è anche l’unico museo statale italiano ad avere sede nel palazzo comunale della città: il Palazzo dei Priori in Corso Vannucci.
Un connubio tra arte e vita civica inaugurato in questa sede nel 1879, dopo il trasferimento della Civica Pinacoteca Vannucci che dal 1863 si trovava nell’ex convento di Montemorcino Nuovo.
Centosessant’anni dopo, la Galleria continua a rafforzarsi e a evolvere alla luce della contemporaneità.
La storia di Palazzo dei Priori ha una voce molto antica: le sue mura di pietra alleggerite dalle colorate trifore “ricamate” osservano la trasformazione della vivacità culturale di Perugia dal 1292.
Edificio simbolo di Perugia e tra i maggiori esempi di architettura gotica in Italia, il Palazzo dei Priori troneggia, nella sua immutata maestosità, da più di 700 anni nel centro cittadino.
Il suo primo nucleo architettonico risale al 1292, quando si costruiscono il piano terra e il primo piano che, nel corso dei secoli successivi, ingloberanno altri edifici adiacenti, come la chiesa di San Severo di Piazza e la casa-torre di Madonna Dialdana, la torre di Cola di Benvenuto Servitori con la domus attigua e, infine, la casa di Ottaviano Boncambi.
Nel 1294 apre i battenti la grande sala di rappresentanza del Capitano del Popolo (oggi Sala dei Notari), che comunica con gli appartamenti di residenza del magistrato.
Al piano superiore si trovava un’altra grande sala, la cui funzione originaria è ignota: fino al 1969 ospitava la Biblioteca comunale Augusta e oggi è conosciuta come Sala Podiani – è tra i suoi affreschi che oggi si susseguono gli eventi espositivi e culturali più “mondani” dell’attuale Galleria Nazionale.
È nel corso del Trecento, con l’istituzione della nuova magistratura dei Priori delle Arti, che il Palazzo inizia a espandersi e a raggiungere la monumentalità che gli riconosciamo anche oggi.
Tra il 1317 e il 1326 viene eretto il suo secondo blocco principale, il palatium priorum, destinato a ospitare gli appartamenti dei priori e la loro sala delle riunioni (detta “del Malconsiglio”). I primi consoli cittadini, infatti, vivevano nel Palazzo per circa due mesi, in una sorta di clausura interamente dedicata al loro ruolo di amministratori pubblici.
Di questa fase architettonica fa parte il maestoso portale maggiore del Palazzo in Corso Vannucci, capeggiato dalla lunetta con le statue dei tre santi patroni di Perugia: Lorenzo, Ercolano e Costanzo.
Nel frattempo, anche l’edificio della chiesa di San Severo “di piazza” viene annesso al Palazzo: la chiesa venne riedificata in un altro sito, e i magazzini affittati per finanziare le spese di ampliamento del Palazzo.
È il 1323 quando il palazzo pubblico raggiunge l’attuale via dei Priori; in quel periodo viene costruita una prima cappella per i Priori, di cui oggi rimangono come testimonianza solo due finestre murate con la strombatura decorata.
L’aumento della superficie del Palazzo e l’annessione di edifici circostanti richiede, a metà del Trecento, un’opera di armonizzazione che renda più coerente e organica la vista dell’edificio sia dal lato che si affaccia sulla “fonte di Piazza” (l’attuale piazza IV Novembre) sia lungo Corso Vannucci, per terminare con la torre campanaria.
Nella prima metà del Quattrocento, le crescenti necessità legate allo sviluppo cittadino richiedono un ulteriore ampliamento del Palazzo, che ora accoglie anche una rappresentanza della corporazione dei cambiavalute.
I portali decorati della sede dell’Arte del Cambio sono gli stessi che ancora oggi si possono visitare in Corso Vannucci 25.
Il Collegio del Cambio riceve il suo tocco finale tra il 1498 e il 1500, quando Pietro Perugino si occupa della decorazione dei suoi interni, regalando ai posteri continuo stupore di fronte al ciclo di affreschi della Sala delle Udienze.
È della seconda metà del Quattrocento anche la decorazione della nuova Cappella dei Priori, affrescata da Benedetto Bonfigli con il ciclo di sette episodi dedicato alle storie di sant’Ercolano e san Ludovico da Tolosa.
Della metà del Cinquecento sono invece gli affreschi che decorano la “Sala della Congregazione governativa per la state”, opera di Tommaso Bernabei detto il Papacello.
Il ciclo risale agli anni tra il 1545 e il 1548, quando il Cardinale Tiberio Crispo fu nominato legato pontificio a Perugia da Papa Paolo III Farnese. Il Papa prese possesso simbolico del Palazzo con un lussuoso appartamento al secondo piano destinato al suo legato.
Gli affreschi che dettero lustro al Palazzo tra il Quattrocento e il Cinquecento hanno mantenuto il loro splendore e si possono ammirare ancora oggi, durante la visita alla Galleria Nazionale.
In questo periodo di magistrature pontificie insediate a Palazzo, due grandi architetti perugini – Galeazzo Alessi e Vincenzo Danti – ricevono il compito di abbellire e ampliare l’edificio.
Alessi realizza un nuovo castello per le campane (1570) e un elegante loggiato a tre arcate (1572) per decorare il lato del Palazzo che oggi si apre su via dei Priori. Danti si occupa invece della progettazione di un ampio scalone interno e dell’ampliamento degli appartamenti.
Di questo periodo è anche l’annessione al Palazzo della casa di Ottaviano Boncambi, grazie alla quale l’edificio viene esteso per ospitare il prezioso lascito librario di Prospero Podiani: nasce la Biblioteca Augusta, che oggi si trova in via delle Prome.
Tra il XVII e il XIX secolo inizia per il Palazzo dei Priori una fase di degrado. I suoi equilibri architettonici vengono stravolti con l’abbattimento dei merli, la tamponatura delle trifore, l’apertura di nuove finestre e la trasformazione della scala esterna.
Solo dopo l’Unità d’Italia, anche grazie all’apertura della Pinacoteca Vannucci ora Galleria Nazionale dell’Umbria, il Palazzo dei Priori ritrova il suo splendore con la ricostruzione della merlatura, il restauro del Portale Maggiore e degli affreschi della Sala dei Notari, e la ricostruzione del grande scalone a ventaglio affacciato sulla piazza.
Oggi il Palazzo dei Priori è il simbolo della poliedrica identità culturale e civica di Perugia: ne evoca il glorioso passato medievale – il Nobile Collegio della Mercanzia e il Nobile Collegio del Cambio hanno ancora qui la loro sede – e ne rafforza lo sguardo verso il futuro, ospitando il Comune di Perugia e la Galleria Nazionale dell’Umbria.